L’antica spiaggia e la Sinagoga di Ostia

Ostia Antica è tra le città romane portate alla luce una delle più enigmatiche. Alcuni degli enigmi riguardano la sua fondazione, che secondo la tradizione risalirebbe ad Anco Marzio.

Ricostruzione della città di Ostia in rapporto al Tevere e al mare

Ricostruzione della città di Ostia in rapporto al Tevere e al mare

La narrazione della fondazione mitica della città di Roma vuole infatti che Enea, una volta sbarcato presso la foce del Tevere, vi abbia fondato, a distanza di 4 stadi (circa 740 metri), una città a cui avrebbe dato il nome di Troia. Anco Marzio per celebrare questo sbarco avrebbe a sua volta fondato, nei pressi della foce sulla riva sinistra, la città di Albula nel 633 avanti Cristo e avrebbe costruito la relativa strada che la collegava a Roma. Strada che oggi indichiamo con il nome di Via Ostiense, e che è il risultato della fusione di alcuni antichi tracciati percorsi già dall’uomo primitivo nell’età del bronzo per raggiungere la linea di costa e approvvigionarsi di sale.
In zona ci sarebbero state delle saline già in epoca antichissima. La produzione e il commercio del sale in questa zona sarebbero poi cadute sotto il controllo degli Etruschi di Veio sulla riva destra, e dei Romani sulla riva sinistra, attraverso la città di Albula fondata da Anco Marzio.
Il nome della città che Anco Marzio avrebbe fondato d’altra parte deriva direttamente dall’antico nome del Tevere: Albula appunto.
L’origine del nome non è chiaro. Probabilmente è legato al colore chiaro delle acque del fiume oppure l’etimologia sarebbe da ritrovare nelle lingue parlate dalle antiche popolazioni indoeuropee, le quali indicavano con la parola “al” l’acqua.
Cicerone, che narra questa fondazione della città di Ostia ad opera di Anco Marzio, ci informa che l’etimologia del nome Ostia sarebbe ostium, parola latina che indica la foce del Tevere, ma gli archeologi non hanno trovato però alcuna traccia di questa Ostia del VI secolo avanti Cristo ed hanno ipotizzato che la città fondata da Anco Marzio fosse più distante da Ostia Antica, e che forse sia da identificare con la città di Ficana effettivamente conquistata da Anco Marzio.
Ficana oggi si trova vicino ad Acilia a circa 20 km dall’attuale foce del Tevere all’Idroscalo, ma al momento della sua fondazione e vita, Ficana di fatto si trovava su un’altura (oggi ridotta a poco più di una collinetta) in posizione dominante sulla foce del Tevere. Proprio la sua posizione avrebbe portato alla conquista da parte dei Romani, all’epoca del regno di Anco Marzio, della città, abitata già in epoca del bronzo, e in quel momento in mano ai Prisci Latini.

Trionfo di Furio Camillo - Francesco Salviati

Trionfo di Furio Camillo – Francesco Salviati

La continua azione di rimodellamento del Tevere, con l’avanzamento della linea di costa ed altri fenomeni correlati, avrebbero indotto più tardi la fondazione di una nuova città che coinciderebbe oggi con Ostia Antica. Qui i primi reperti che attestano la presenza di un vero e proprio insediamento ostiense nella posizione attuale, risalgono dalla fine del IV secolo avanti Cristo, periodo in cui si colloca la caduta di Veio (396 a.C.) per mano di Furio Camillo.
Veio era una cittadina etrusca ricchissima che subito costituì un nemico da abbattere per le tribù latine dei Sette Colli che avevano fondato la città di Roma, perché in grado di controllare i traffici sulla riva destra del Tevere e il mercato del sale quel versante.
L’interesse di Roma in questa zona costiera era legato quindi alla presenza delle saline e ai traffici reali e potenziali che si sarebbero potuti svolgere alla foce e lungo il Tevere. Per questo motivo il piccolo insediamento ostiense fu trasformato poco dopo la caduta di Veio in vero e proprio castrum, dotato di fortificazioni e di guardia militare, per difendere i nuovi territori conquistati e soprattutto le saline e i traffici.
Un altro dei motivi che fanno di Ostia Antica una città enigmatica, per altro solo parzialmente portata alla luce, è che si tratta di una città che lega da subito il suo destino alla capacità e alla forza modellante del fiume Tevere e del mare.
Queste due entità naturali avranno sul centro abitato effetti enormi, inducendo o almeno aiutando la trasformazione del piccolo castrum legato alle salina in città vivacemente commerciale, ricca, densamente abitata e successivamente in città abbandonata.
Da luogo ameno, così come molte fonti letterarie ce la descrivono, a luogo oggetto di scorrerie abbandonato al suo lento declino dagli abitanti che, in pochi, si rifugiarono a vivere protetti da alte mura innalzate all’interno rispetto alla linea di costa. Gregoriopoli, protetta dall’ansa del Tevere sarà la roccaforte medievale da cui poi trarranno origine il Borgo e il Castello di Giulio II.

Terme di Porta Marina - Ostia Antica

Terme di Porta Marina – Ostia Antica

Ma Ostia si contraddistingue, come ancora oggi le città costiere e portuali, per la sua multietnicità, attestata dalla presenza di antichissimi luoghi di culto provenienti da civiltà anche molto lontane. Qui genti provenienti da tutto il mondo conosciuto, che intrattenevano rapporti commerciali con Roma, trovavano conveniente fermarsi e fondare – questa è una delle ipotesi – vere e proprie comunità stabili, uffici di rappresentanza commerciali che avevano anche il carattere di ambascerie.
Tra queste una delle comunità fu quella degli Ebrei. Essa era tanto numerosa da costruire in prossimità della spiaggia e lungo la via Severiana, la Sinagoga.
Portata alla luce per la prima volta nel 1961, essa risale, nella sua parte più antica, al I secolo avanti Cristo ed è per questo considerata, per antichità, la seconda sinagoga d’Europa, essendo preceduta solo da quella di Delo che oggi è datata tra il 150 e il 128 avanti Cristo.
La presenza della comunità ebraica ad Ostia sarebbe quindi antichissima e precederebbe anche le prime testimonianze ebraiche a Roma che risalgono al II secolo dopo Cristo.
La sinagoga oggi è uno dei monumenti di Ostia Antica che si ergono con forza al di fuori di Porta Marina, insieme alle Terme e la cui presenza testimonia l’esistenza in questa parte della città di un vivace ed interessante insediamento urbano, in diretta continuità con quello che si iniziava subito al di là delle mura.

Sinagoga di Ostia Antica

Sinagoga di Ostia Antica

Un insediamento urbano poco studiato, e che oggi si mantiene al di fuori dei percorsi più classici all’interno di Ostia Antica, ma che da sempre ha fatto i conti con l’attività modellante del mare e del fiume, come forse meglio testimonia la domus da cui proviene il famoso ambiente in opus sectile oggi esposto al Museo dell’Alto Medioevo.
Il percorso che seguiremo nel corso della passeggiata parte dal Foro, il cuore di ogni città romana, si dirige verso la porta Marina e raggiunge la sinagoga indagando alcuni degli edifici più interessanti posti sul percorso e cercando di descrivere come la storia della città si adattò al modificarsi della linea di costa e all’azione non sempre benevola del Tevere.


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