Street Art 1 / Testaccio: L’uomo da sempre scrive sui muri

Arte di strada o arte urbana, ovvero quella forma d’arte che si manifesta in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticher art, stencil, proiezioni video, sculture.

Alcuni artisti la praticano come forma di sovversione, di rivolta, di argine alla proprietà privata, “occupando” con forme e colori strade e piazze. Altri, più semplicemente, per acquisire un pubblico più popolare, diverso da quello che frequenta le  gallerie d’arte contemporanea.

È un’arte, questa, che discende direttamente dalla Pop Art e dal Graffitismo, ponendosi a cavallo tra comunità sociale e mondo dell’arte.

Insomma, non c’è stata forse finora nessuna forma espressiva pittorica così multiforme, così eclatante e insieme così ermetica come quella che va oggi sotto l’etichetta di “Street Art”. Qualcosa di diverso rispetto all’etnocentricità del movimento dei Graffitisti: la street art vuole essere comunicazione di massa, vuole agganciare un pubblico sempre più vasto. Basti pensare al genio di Banksy, artista attivo a Londra da oltre quindici anni.

A Roma possiamo ammirare le performances di artisti che nulla hanno da invidiare a quelli delle altri capitali occidentali: attraverso l’osservazione delle pitture murali al quartiere Testaccio cercheremo di ricavare qualche chiave di lettura valida anche per altre strade della nostra città, specie nei quartieri popolari che sempre più spesso si vanno colorando e popolando di figure immaginifiche e sgargianti.

Il primo dei due itinerari in questo grande “museo en plein air” parte dall’ex Mattatoio, che ospita oggi molte realtà diverse come la Scuola Popolare di Musica del Testaccio, la Facoltà di Architettura di RomaTre e il MACRO. Da qui ci addentreremo nel Campo Boario, così chiamato perché già nella Roma antica qui si vendevano gli animali da macello. Infine ci sposteremo nell’area compresa tra i Quattro Archi e la Via del Porto Fluviale tra le sgargianti teste di Blu e il Wall of Fames di JB Rock, sempre guidati dalla bravissima e coinvolgente dottoressa Ornella Massa


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