Street Art 2 / Ostiense: Quando il quartiere vuole essere museo

Da Testaccio a Ostiense: il nostro viaggio nella Street Art continua. Stavolta si andrà alla scoperta di quanto sta accadendo all’Ostiense, quartiere rimasto sospeso nel tempo dopo che il sogno di trasformarsi in un importante polo industriale della città è svanito per sempre.ago

Non più quartiere industriale, ha intravisto nella Terza Università un possibile riscatto culturale che, finora, non si è realizzato. E allora sono stati gli immaginifici street artists italiani e stranieri ad infondere “elettricità”, colore, fascino, e a volte, vera gioia per gli occhi, a questo spicchio di Roma, trasformandolo in una delle aree più frequentate dalla cultura underground romana. Qui non è inusuale trovare testimonianze di street art illegale – posterstencilsticker – che a volte sono piccoli capolavori densi di significato.

Nei pressi della Centrale Montemartini si avrà l’occasione di incontrare, come già avvenuto a Testaccio, Blu, artista geniale celebrato in tutto il mondo, e le sue auto gialle incatenate che stringono d’assedio il palazzetto umbertino oggi occupato dal centro sociale ribattezzato Alexis, come il ragazzo morto negli scontri di piazza ad Atene, ormai quattro anni fa. Da lì muoveremo per vedere ciò che resta di un intervento di Sbagliato, una delle crew (gruppo di persone che collabora ad un progetto artistico o culturale) più interessanti che agiscono a Roma e non solo. E poi ancora l’ultimo intervento in ordine di tempo nel quartiere, eseguito da Clemens Behr nella sede dell’ATAC.
E avremo ancora modo di incontrare tante forme diverse di decorazione dello spazio urbano, da muri trasformati in righe di quaderno a pareti trasformate in coloratissime tavolozze. Tutti messaggi lanciati per colpire il nostro occhio, ma soprattutto la nostra anima.


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