Il trionfo di Urbano VIII, dimora di capolavori assoluti

Palazzo Barberini

Grandiosa costruzione realizzata sulla vecchia Vigna Sforza e sul luogo di antichi edifici classici sorretti da imponenti fabbricati, ancora visibili verso la valle che divide il Quirinale dal Pincio. Papa Urbano VIII volle edificare, non lontano dalla sua residenza del Quirinale, il nuovo palazzo della famiglia, prima alloggiata nella cosiddetta “Casa grande” di via dei Giubbonari. Iniziato nel 1625 da Maderno, il palazzo fu poi affidato a Borromini, presto soppiantato da Gian Lorenzo Bernini che terminò i lavori nel 1633.

Ospita la Galleria Nazionale d’Arte Antica, creata nel 1895 riunendo le due più importanti raccolte di pittura che lo Stato aveva acquistato nel 1883 e nel 1892, la Corsini e la Torlonia, unendovi gli avanzi di quella del Monte di Pietà.

In seguito poterono essere acquistati altri nuclei di collezioni di grandi famiglie quali Sciarra, Chigi e Barberini, tanto che oggi la Galleria si può considerare un valido compendio del collezionismo della nobiltà romana.

Numerosissimi i capolavori ospitati, tra cui la Fornarina di Raffaello, Giuditta e Oloferne del Caravaggio e il capolavoro di Pietro da Cortona, il Trionfo della Divina Provvidenza. Il grandioso affresco, che si estende su ben cinquecento metri quadrati e che decora il grande salone berniniano del palazzo, rappresenta l’esaltazione di Casa Barberini.


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